PRIMA DI OLTR'ALPE
All'inizio degli anni '60 del secolo scorso, Giuseppe Monti detto Gaggio, si mise a capo di un gruppo di volonterosi con l'intento di erigere una nuova croce sull'Alpe. Si unirono quindi a lui Miglio d'la Stre con suo figlio Lampadina, Ugo Schela, Tonino Lanzoni, Toni Monari con suo figlio Renzo, Anselmo Bruzzi, Predo fratello di Gaggio e tanti altri. Miglio e Lampadina, con una piccola ruspa, aprirono una pista che diventò poi l'attuale strada per arrivare alla sommità dell'Alpe, per trasportare i materiali ed erigere la croce. Ultimato questo lavoro, decisero di captare le sorgenti e rendere possibile il prelievo dell'acqua ai visitatori dell'Alpe. Il lavoro si rivelò particolarmente impegnativo, in quanto all'epoca non vi erano piste per il passaggio di mezzi meccanici. Queste opere crearono interesse verso l'Alpe. Si iniziò a parlare dell'Alpe e cominciarono le prime escursioni da parte dei Monghidoresi. Tanti altri si impegnarono, ne abbiamo elencato solo alcuni ma il ringraziamento di Oltr'Alpe va comunque a tutti. Un ricordo anche per l'amico Carlo Calzolari Mazzi per i consigli e l'assistenza.
NASCE LA TOPONOMASTICA DELL 'ALPE
Nel contesto furono recuperati i nomi delle sorgenti, dei prati ed in genere dei luoghi della zona, tramite l'informazione di chi aveva frequentato l'Alpe per ragioni di lavoro (pascolo e taglio della legna). Ad una sorgente senza nome, posta quasi alla sommità, nei pressi della croce, venne dato il nome di Giuseppe Monti (Gaggio), per ricordare colui che aveva gettato il seme per il recupero dell'Alpe ai fini turistici.
NASCE LA PRIMA CARTA DEI SENTIERI
Agli inizi degli anni '70, dai dirigenti della Pro-Loco monghidorese: Licinio Vitelli, Luciano Monari, Dante Lorenzini ecc., sempre in accordo con Gaggio, venne affidato a Franco Panzacchi l'incarico di redigere una carta dei sentieri completa delle relative informazioni sull'Alpe tramite la quale il turista avrebbe fruito in maniera ottimale della zona. La carta qui presentata, è un aggiornamento di quella prima stesura, con l'inserimento delle sorgenti e dei prati attrezzati per picnic e per il relax dei visitatori. I sentieri e i loro numeri sono rimasti invariati.
GRUPPI DI PULIZIA E PRIME CAMMINATE
Nel corso degli anni '80 si forma un gruppo spontaneo che si da il nome "Amici dell'Alpe" il quale si ritrova nel periodo estivo a ripulire i prati (dell'Uomogobbo, del Gallo, delle Polente) e le aree limitrofe. In quel periodo si cominciano anche ad organizzare camminate nell'Alpe. Stampino ed altri fanno da accompagnatori.
Franco Panzacchi 2010
INIZIA L'AVVENTURA DI OLTR'ALPE
1997 - In questo anno venne formato un gruppo; ci si riunì e si pensò di costruire i tagliaacqua e le cunette, incanalando i ruscelli nei tratti che attraversavano la strada, la quale fu pure allargata. Si pensò che tale opera in caso di incendio poteva servire sia come tagliafuoco, sia come accesso ai mezzi antincendio. Fu un periodo in cui fu fatto moltissimo lavoro, anche grazie all'utilizzo di mezzi meccanici.
1998 - Durante il secondo anno, si pensò di iniziare a pulire i prati. Erano in uno stato di abbandono, ma con la buona volontà e la voglia di lavorare, si riuscì a pulirli dalle sterpaglie e a raccogliere i rifiuti. Così venne reso possibile accedere ai prati del Gallo e delle Polente ed ai ruderi della vecchia Osteria del Fantorno.
1999 - Nei prati ripuliti ed accessibili, si iniziò la costruzione delle attrezzature fisse quali tavoli, panche, barbecue ecc. al servizio dei visitatori che da quel momento potevano disporre di aree per pic-nic ottimali.
2000-2010 - Visti i risultati ottenuti, il consenso e l'interesse crescente di tante persone, ci guardammo negli occhi e decidemmo di costituire l'associazione di volontariato Oltr'Alpe, finalizzata alla tutela del territorio monghidorese, ed in particolare dell'Alpe, alla sua valorizzazione ed all'incremento del turismo ambientale e naturalistico. Nell'assemblea ove ufficialmente fu costituita l'associazione, Carlo Mezzini fu eletto Presidente, ed inoltre venne eletto un comitato direttivo con l'assegnazione dei rispettivi incarichi. Si aprirono le iscrizioni e fin da subito le adesioni superarono ogni previsione. Si cominciò a lavorare in maniera più organizzata, a fare progetti, ad acquistare attrezzature quali il container con cucina, tavoli, sedie, ecc. ecc.. Tutto questo materiale sarebbe servito, e serve tuttora, per organizzare feste del tipo campestre (Alpe in Festa per esempio) o per partecipare ai mercatini estivi per vendere crescentine oppure per essere presenti a manifestazioni anche a livello intercomunale, come stand gastronomico. Queste attività hanno permesso all'Oltr'Alpe l'autofinanziamento e con i fondi raccolti, oltre all'investimento in attrezzature, l'associazione ha potuto svolgere la propria attività.
Carlo Mezzini |